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Finanza personale
4 lug 2024
Investimenti Alternativi: Come Possono Adattarsi alla Strategia Finanziaria
Guida per Integrare Strategie Finanziarie Diversificate
Molti di noi quando pensano agli investimenti finanziari hanno in mente quelli più classici: azioni, obbligazioni o fondi di investimento che le contengono.
Ma in realtà esistono altre forme di investimento, gli investimenti alternativi, che investono in moltissime altre asset class.
Criptovalute, orologi pregiati, auto d’epoca, liquori d’annata e molto altro.
Questi investimenti sono spesso considerati investimenti “da ricchi”, e conosco molte persone convinte di poter arricchirsi con questo tipo di investimento, magari pure in modo semplice e senza fatica.
Ma è davvero così?
In questo articolo vedremo cosa sono gli investimenti alternativi, come mai sono così amati, quanto possono rendere e quando vale la pena investire in questi prodotti.
Cominciamo!
1. Che cosa sono gli investimenti alternativi
Gli investimenti alternativi rappresentano una classe di asset molto diversificata che si distingue dalle scelte più tradizionali come azioni, obbligazioni e depositi bancari.
Tutto quello che non rientra in queste categorie è un investimento alternativo.
Ad esempio:
Materie Prime: Investimenti in risorse naturali come oro, petrolio, argento, e altre materie prime. Gli investitori possono investire direttamente in materie prime attraverso l'acquisto fisico, oppure indirettamente tramite fondi, ETF, ETC o derivati.
Private Equity: Investimenti in società che non sono quotate in borsa. Gli investitori di private equity (solitamente professionisti) acquistano quote di queste aziende, contribuendo al loro sviluppo e crescita con l'obiettivo di rivenderle a un prezzo superiore, magari aiutandole a quotarsi sui mercati finanziari tradizionali.
Hedge Fund: Fondi solitamente americani e riservati ad investitori con capitali molto elevati (minimo $100.000) che utilizzano strategie di investimento complesse e diversificate per tentare di massimizzare il rendimento, indipendentemente dalle condizioni di mercato.
Gli hedge fund investono in una vasta gamma di asset e utilizzano anche lo short selling (vendita allo scoperto) o il margine (comprare asset con soldi presi in prestito) per ottenere risultati ancora migliori, aumentando però il rischio in maniera considerevole.
Oggetti da collezione: Questi includono investimenti in orologi, arte, vino, automobili d'epoca e qualsiasi altro asset che abbia anche una componente di collezionismo.
Criptovalute: sono una forma di valuta digitale o virtuale. A differenza delle valute tradizionali (come l'euro o il dollaro) non sono controllate da una singola entità o governo e la maggior parte di esse si basa sulla tecnologia blockchain, un registro digitale pubblico che registra tutte le transazioni in modo sicuro e immutabile. Le criptovalute più famose sono Bitcoin ed Ethereum.
Come puoi vedere, “investimenti alternativi” è una categoria molto variegata, che include elementi molto differenti tra loro e che spesso possono avere punti di contatto con il mondo della finanza più tradizionale.
Caratteristiche degli investimenti alternativi
Ma quali sono gli aspetti principali che accomunano questa ampia categoria? Vediamoli di seguito:
Bassa correlazione con le asset class tradizionali: La maggior parte degli investimenti alternativi, essendo un mercato a sé stante, tende ad avere una bassa correlazione con l’andamento delle asset class finanziarie.
Detto in modo più semplice, il fatto che la borsa salga o scenda non influenza il valore della tua collezione di francobolli.
Questo significa che nei momenti di discesa dei mercati azionari alcuni investimenti alternativi possono andare controcorrente, apprezzandosi e migliorando il rendimento del portafoglio.
Viceversa, quando il mercato azionario sale parecchio questi investimenti possono essere stagnanti o addirittura perdere di valore.
L’eccezione degna di nota qui è rappresentata dalle criptovalute, che dal 2017 in poi si sono rivelate molto correlate all’andamento dei mercati azionari, con rialzi e ribassi molto più accentuati rispetto a quelli registrati su questi mercati.
Alti Costi di Ingresso e Barriere: Molti investimenti alternativi richiedono un significativo impegno di capitale iniziale o sono accessibili solo attraverso canali specializzati, rendendoli meno opportuni per l'investitore medio.
Questa caratteristica è condivisa da quasi tutti gli investimenti collezionabili, di fatto.
Quando vuoi acquistare un’auto d’epoca o un Rolex devi scovare i migliori rivenditori autorizzati, passare attraverso liste d’attesa chilometriche ed avere un capitale importante da dedicare loro.
Anche le criptovalute, oggi più facilmente acquistabili anche sui mercati tradizionali attraverso ETF ed ETN, rimangono un asset class non alla portata di tutti.
Specialmente per chi non ha le conoscenze informatiche di base o più semplicemente non è in grado di aprirsi un conto in un exchange come Coinbase.
Complessità: Alcuni investimenti alternativi sono molto complessi rispetto agli investimenti tradizionali.
In particolare, Hedge Funds e Private Equity rappresentano perfettamente questa caratteristica.
È sempre estremamente difficile capire cosa c’è dentro un Hedge Fund o fare valutazioni oggettive su società non quotate.
Per questa ragione le categorie di investimenti appena citate non sono adatte ad un piccolo risparmiatore, in genere.
Regolamentazione e Trasparenza: Gli investimenti alternativi sono meno regolamentati rispetto agli investimenti tradizionali, visto che tendono a non essere quotati in mercati pubblici e regolati.
Perciò danno meno tutele e hanno meno trasparenza per chi decide di investirci, che quindi deve essere molto, molto attento a valutare l’investimento e a gestire il rischio nel caso di potenziali truffe.
Ho volutamente descritto questi investimenti in modo severo e un po’ scoraggiante, perché tendono ad essere molto amati dagli investitori meno esperti, talvolta troppo.
Nel prossimo paragrafo vedremo alcune ragioni di questo amore.
2. Perché gli investimenti alternativi piacciono così tanto?
I professionisti amano gli investimenti alternativi per la potenziale decorrelazione che offrono.
Non vogliono essere troppo dipendenti dalle fluttuazioni dei mercati tradizionali.
Ma questa non è la ragione per cui gli investitori “normali” amano questo tipo di investimento.
La prima ragione per cui gli investitori amano questo tipo di investimenti è… il rendimento potenziale.
Bitcoin è stato sulla bocca di tutti per anni, passando dal valore di pochi centesimi al valore attuale (fine giugno 2024) di circa 64.000$.
Questo tipo di rendimenti fa sognare moltissime persone.
Specialmente chi si trova intrappolato in una vita che non sente sua e che spera di fare il colpaccio per smettere di lavorare e potersi dedicare a quello che ama.
Senza voler scomodare aumenti del +10.000% (tra l’altro difficilmente ripetibili), tutti probabilmente hanno un amico o un cugino che è stato fortunato con qualche investimento alternativo e ha pensato bene di farlo sapere a tutti quelli che conosce.
Ma ci sono anche tanti altri amici e cugini entrati nell’investimento alternativo sbagliato nel momento sbagliato che hanno finito per perdere tutto il capitale che ci avevano messo, fino all’ultimo centesimo.
Di solito evitano l’argomento e lo fanno cadere nel dimenticatoio.
Onestamente, però, non credo sia solo una questione di rendimenti.
Ci sono tanti asset tradizionali che hanno avuto rendimenti eccezionali nel corso degli anni.
Penso a Berkshire Hathaway, la società del leggendario Warren Buffett, o più recentemente a Nvidia, che negli ultimi 10 anni ha moltiplicato di 300 volte il suo valore.
Questo tipo di rendimenti è più che sufficiente per ritirarsi a vita privata anche con un investimento iniziale non molto consistente, ma le azioni quotate non vengono percepite con lo stesso entusiasmo.
E qui entra in gioco un altro elemento che contribuisce al fascino degli investimenti alternativi.
Il prestigio.
Dire di avere un portafoglio con ETF ben diversificati non è divertente, difficilmente sarai la persona più invidiata della famiglia alla cena di Natale.
Ma se hai una collezione di Rolex è tutta un’altra storia.
Non solo per il valore della collezione in sé, ma per tutto quello che implica.
Probabilmente la componente di prestigio per qualcuno è così forte da giustificare una fetta importante di investimenti alternativi, anche se in questo caso sarebbe più corretto parlare di spese.
È vero che il Rolex può potenzialmente apprezzarsi, ma se non è la ragione principale per cui è stato comprato, è scorretto definirlo un investimento.
Se il prezzo di questo orologio dovesse andare a zero e tu fossi comunque felice e soddisfatto di indossarlo… avresti fatto un pessimo investimento, ma un’ottima spesa.
Un'ultima ragione, legata a doppio filo alle due viste prima, è la convinzione che questi investimenti rendano ricchi, perché principalmente i ricchi sono quelli che li possiedono.
In realtà, i super ricchi hanno raggiunto questa posizione con investimenti sui mercati azionari (o essendo imprenditori di società che poi si sono quotate) o immobiliari.
Questi investimenti alternativi rappresentano solo il 5% del loro patrimonio.
Il percorso che hanno fatto è inverso: PRIMA sono diventati ricchi, POI si sono messi ad investire in asset alternativi.
E questo ci porta alla domanda cruciale.
3.Gli investimenti alternativi sono davvero un buon investimento?
Abbiamo già accertato che i ricchi e i super ricchi hanno fatto soldi in altri modi e che gli investimenti alternativi sono uno sfizio.
Ma un asset come Bitcoin ha avuto un rendimento siderale, come hai visto sopra.
La verità sta nel mezzo?
No.
Bitcoin è più vicino all’eccezione che conferma la regola, che alla regola stessa.
Rimanendo nel mondo cripto, a parte Bitcoin, Ethereum e poche altre, le altre sono andate a zero o quasi.
Chi non è un profondo conoscitore dell’oggetto che colleziona, è sempre alla mercè di truffatori o semplicemente intenditori pronti a comprare o a vendere ad un prezzo molto favorevole (per loro).
Ed anche gli Hedge Fund, la Crème de la crème del mondo finanziario, in aggregato fanno peggio di un noioso ETF che investe in un indice ben diversificato come lo S&P 500.
L’esempio più lampante è stata la scommessa di Buffett nel 2007, che ha offerto un milione di dollari a chiunque fosse in grado di identificare 5 Hedge Fund in grado di battere questo indice nei 10 anni successivi.
Ted Seides, un manager di uno di questi Hedge Fund, ha raccolto la sfida ed ha selezionato i 5 fondi migliori.
Alla fine del 2017 hanno tirato le somme e l’ETF scelto da Buffett ha stracciato il portafoglio di Hedge Fund, con un rendimento più di 3 volte superiore (7.1% contro 2.2%, ed uno degli Hedge Fund era pure fallito nel frattempo).
Nonostante dal lato dei rendimenti gli investimenti alternativi siano meno spumeggianti di quanto sono percepiti, esistono comunque possibilità di inserirli nella tua strategia finanziaria.
Vediamo come.
4.Quando e come diversificare con gli investimenti alternativi
Quando costruiamo un portafoglio di investimento, specialmente per il lungo periodo, l’azionario (o meglio, ETF azionari ben diversificati) deve avere un ruolo da protagonista.
Ma nel lungo periodo è importante essere pronti ad ogni stagione economica, inclusi momenti in cui gli investimenti azionari perdono o comunque guadagnano poco.
In quel caso, è importante avere degli altri asset pronti ad aiutare il portafoglio mentre l’azionario rifiata.
Le obbligazioni sono una possibilità.
Ma puoi diversificare ulteriormente utilizzando due investimenti alternativi:
Oro e Materie Prime.
Non è necessario comprare oro fisico o stoccare un barile di petrolio nel ripostiglio.
Esistono prodotti finanziari come ETF ed ETC che permettono di esporsi alla performance di questi prodotti senza doverli avere fisicamente a casa.
Piccole quantità di oro e materie prime (dal 5 al 10%) possono avere un ruolo fondamentale in un portafoglio ben diversificato.
Le materie prime sono particolarmente performanti quando l’inflazione comincia a correre, come è successo nel 2022.
Mentre l’oro tende a fare bene nei periodi di incertezza geopolitica (come questi giorni) o di discesa dei mercati azionari.
Considerali come spezie.
Da soli non rappresentano una buona strategia di investimento, ma sapientemente mescolati con il resto possono creare un portafoglio a prova di bomba.
A parte oro e materie prime, ci sono altri investimenti alternativi interessanti per un risparmiatore?
Hedge Fund e Private Equity sono da scartare immediatamente, vista la loro complessità ed il capitale richiesto per poter diversificare in modo adeguato.
Le criptovalute principali possono avere un posto in un portafoglio, ma più in chiave speculativa e comunque per piccole percentuali (5% o meno).
Ad oggi, tendono ad andare molto bene quando i mercati azionari salgono e a scendere in maniera molto più ripida quando i mercati scendono.
Purtroppo non è solo questione di volatilità. Infatti, non è detto che riescano a mantenere questa relazione in futuro e se per qualche ragione anche i fan più irriducibili di Bitcoin dovessero smettere di credere nella sua funzione di riserva di valore… non si sa quanto si potrebbe cadere in basso.
Tutti gli altri investimenti alternativi collezionabili, invece, possono essere esclusi da una strategia di investimento robusta.
Le uniche due eccezioni le abbiamo accennate sopra.
Quando si comprano per la gioia o il prestigio di possederli, e quindi sono una spesa e non un investimento.
Quando si è un insider o si sta studiando per diventarlo, di fatto trasformando la compravendita di questi investimenti alternativi in un lavoro part time o full time.
In tutti gli altri casi, lasciarli fuori non ti impedirà di diventare ricco.
Con questo, abbiamo visto tutto quello che devi sapere sugli investimenti alternativi.
Se ci hai preso gusto e vuoi saperne di più sul mondo degli investimenti, specialmente quelli tradizionali, puoi dare un’occhiata al nostro videocorso gratuito sul tema che ti darà ancora più informazioni pratiche, pronte per essere applicate alla tua situazione.
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